mercoledì 30 dicembre 2009


Caro Stefano, per la nostra famiglia queste giornate di festa sono solo giorni più tristi degli altri, nei quali sentiamo ancora più forte la tua assenza... avremmo dovuto trascorrerle insieme le feste! Avremmo dovuto condividere ancora tanti momenti, ma purtoppo qualcuno ha deciso per noi che non sarebbe stato così.
Anche se tu sei sempre accanto a noi, parte di noi, il Natale lo abbiamo passato nel dolore di non averti qui fisicamente e di non poter nemmeno portare un fiore sulla tua tomba, perché la tua salma non ce l'hanno ancora restituita. Un prezzo pagato per la sete di giustizia.
Avrei voluto proteggerti, quando eri lì, abbandonato col tuo dolore e la tua umiliazione, se solo me lo avessero permesso, ma ormai l'unica cosa che posso fare per te è questo, provare a farti ottenere un pò di giustizia.
Oggi faccio appello alle coscienze di coloro che ti hanno fatto morire in maniera così disumana. Faccio appello alle istituzioni, affinché si adoperino per individuare e punire tutte, e dico tutte, le responsabilità, così come avverrebbe per ogni comune mortale. Perché i responsabili non si sentano protetti e quindi in qualche modo legittimati. Perchè in fututo non debba ancora avvenire nulla di simile, anche se questa forse è un'utopia...
Ti ho amato, ti amo e ti amerò sempre!

mercoledì 23 dicembre 2009

L'inchiesta integrale del D.A.P., condotta dal Dott. Sebastiano Ardita, rivela scenari inquietanti sotto il profilo della totale mancanza di professionalità e soprattutto di umanità nei confronti di Stefano. Trovano conferma le mie affermazioni sul fatto che mio fratello ha vissuto i suoi ultimi giorni in una situazione degradante ed è morto in condizioni disumane.
Inoltre emerge una serie di anomalie che mi auguro vengano al più presto chiarite dalla magistratura...

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domenica 20 dicembre 2009


Emanuele Della Rosa era un amico di Stefano, a lui avrebbe dedicato la vittoria nella sfida di ieri con il campione mondiale di pugilato dei medi. Prima di partire per la Germania ha regalato ai miei genitori un paio di suoi guantoni autografati, un modo per esserci vicino nel nostro dolore. Mio fratello era un ragazzo a cui era difficile non voler bene e sono molte le persone che sentiranno la sua mancanza...

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sabato 19 dicembre 2009

Comitato per la verità su Stefano Cucchi

Ringraziamo tutti coloro che in questi drammatici momenti ci stanno manifestando il loro sostegno e la loro solidarietà. In particolare ringraziamo il Professor Luigi Manconi e tutti i membri del "Comitato per la verità su Stefano Cucchi".

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Un RAP per Stefano

"E finalmente poi la luce"
Ho conusciuto Davide Silla l'undici dicembre a Perugia, dove entrambi eravamo andati per dare il nostro sostegno alla famiglia di Aldo Bianzino. Sono stupita dalla sua sensibilità! Lui è un ragazzo di 23 anni che non conosceva Stefano, ma quando ha appreso della sua tragica vicenda ne è rimasto sconvolto. Mi ha spiegato che le parole sono "venute da sole". Subito ha contattato mia madre, che ha ascoltato la canzone con le lacrime agli occhi. Davide ha il tipico aspetto del bravo ragazzo, lui alla droga non si è mai avvicinato (non fuma nemmeno!) eppure, come tanti altri, è stato toccato nel profondo dell'anima da quello che è accaduto a Stefano.
Credo che la morte di mio fratello abbia portato molte persone a chiedersi come può accadere in uno Stato civile e democratico che una vita umana, che vale più di ogni altra cosa, venga calpestata e distrutta in modo così ignobile.

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martedì 8 dicembre 2009

Venerdi 11 dicembre 2009 presso il tribunale di Perugia ci sarà l'udienza per l'opposizione alla richiesta di archiviazione per l'accusa di omicidio di ALDO BIANZINO...
Tutto il mio appoggio e il mio sostegno morale (per quel che può servire!) va a Rudra, il figlio sedicenne di Aldo, che oggi non solo si ritrova orfano, ma oltretutto rischia di non vedere fatta giustizia per la morte di suo padre... Lui è giovanissimo, all'epoca era un bambino, come potrà continuare ad avere fiducia nel prossimo?

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lunedì 7 dicembre 2009

Poco meno di un anno fa Stefano scriveva:
"Cara Ilaria, di bei momenti ne stai passando... Ma qualunque avversità ti si metta davanti, voglio che tu sappia che sarò per sempre vicino a te e alle persone che ami... Perché TI VOGLIO BENE."
Perchè fin da quando eravamo bambini abbiamo imparato a condividere le gioie e i dolori, e nei momenti di difficoltà abbiamo sempre avuto la certezza di poter contare sull'aiuto reciproco.
Un anno fa nessuno di noi poteva immaginare quello che poi sarebbe accaduto e che avrebbe cambiato per sempre le nostre vite. Ora niente sarà più come prima!
La morte di una persona cara è difficile da accettare a prescindere dal modo in cui essa avviene, ma a questo si somma il fatto di non riuscire unanamente a comprendere perché mio fratello ha dovuto provare tanta sofferenza inutile.
Mi auguro che la morte di Stefano non resti senza risposte, anche se questo non potrà in alcun modo alleviare il mio dolore e soprattutto quello dei miei genitori. Di certo non potremo mai perdonare chi ne ha calpestato tutti i diritti, chi gli ha fatto del male, nel corpo e nello spirito, e chi lo ha lasciato morire lentamente e in solitudine... senza darci nemmeno la possibilità di stargli vicino.

sabato 5 dicembre 2009

Questo pugile è un campione del mondo del peso mosca... dubito che potrebbe morire tra sei giorni solo perché troppo magro! Stefano era esile, ma lo era di costituzione. Amava lo sport e lo praticava quotidianamente. Il 15 ottobre 2009, data dell'arresto avvenuto intorno alle 23.30, era entrato in palestra alle 18.59. Il 6 novembre 2008 fece la comparsa in un film con Sergio Castellitto che parla, appunto, di pugilato... giudicate voi, ma a me non sembra una larva umana!
Dopo le testimonianze sul pestaggio avvenuto nei sotteranei del tribunale la mattina del 16 ottobre, altre deposizioni su un ulteriore pestaggio che sarebbe avvenuto la notte precedente, tra il 15 e il 16 ottobre. Sono addolorata al pensiero di quanto Stefano deve aver sofferto, fisicamente e moralmente. E la mia domanda è sempre la stessa: perché mai tanto accanimento nei confronti di mio fratello, che era così esile?

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venerdì 4 dicembre 2009

Prendiamo atto della relazione sull'indagine svolta dalla Direzione delle carceri. Fin dall'inizio avevamo avuto la sensazione che la stessa si stava svolgendo in maniera seria, sensazione che non trovava riscontro nelle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi. Alla luce di quanto emerso in queste ore, ci sembra di non esserci sbagliati nelle nostre prime considerazioni. Trova inoltre conferma ciò che la nostra famiglia ha sostenuto fin dal principio, cioè che nel caso di Stefano sono stati purtroppo violati tutti i diritti, cosa inaccettabile trattandosi di una persona che era sotto la tutela dello Stato, tra l'altro in un lasso di tempo brevissimo.

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mercoledì 2 dicembre 2009

Quando Stefano è stato arrestato la notte tra il 15 e il 16 ottobre 2009 STAVA BENE. Quando lo abbiamo rivisto, dopo soli sei giorni, era sul tavolo dell'obitorio... il suo corpo in condizioni atroci. La nostra legittima richiesta è che lo Stato ci dica in quali circostanze Stefano si sarebbe procurato quelle lesioni e cosa ne ha provocato la morte. Vogliamo sapere perché non ci è stato possibile essergli vicini mentre stava morendo. A distanza di più di un mese ancora nessuna risposta, ma solo un vergognoso scaricabarile!

martedì 1 dicembre 2009

Sono sconcertata dalla decisione di reintegrare i tre medici del Pertini, decisione che reputo quantomeno affrettata, dal momento che si tratta di medici raggiunti da avvisi di garanzia e quindi è stata ravvisata una responsabilità penale, sulla quale sta indagando la Procura. E sotto il profilo deontologico la responsabilità risulta ancora più netta: è stato ignorato il fatto che Stefano digiunasse fino a quando non avrebbe visto il suo avvocato o l'operatrice del C.E.I.S. Ma dal Pertini non mi aspettavo niente di diverso!

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QUESTE SONO LE PRIME OSSERVAZIONI DELLA SECONDA AUTOPSIA, CIO' CHE I MEDICI HANNO POTUTO RILEVARE GIA' IL 23/11/2009, SALVO QUELLO CHE EMERGERA' SUCCESSIVAMENTE. LE CONDIZIONI DI STEFANO ERANO CRITICHE, E LA SUA MORTE TUTT'ALTRO CHE IMPREVEDIBILE. CHIUNQUE PUO' CAPIRE QUANDO SONO STATE PRODOTTE...
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In data 23 novembre alle ore 9 hanno avuto luogo le operazioni di consulenza tecnica di cui al vostro incarico.
Preliminarmente a riunione collegiale con i consulenti delle parti ci siamo fatti latori di specifiche richieste/proposte tecnico-operative sulla scorta dei rilievi fotografici visionati nonché di notizie cliniche che ci venivano illustrate dai Consulenti dell’Ufficio, in ossequio alle nozioni tipiche della patologia forense nonché della ricerca di evidenze mediante percorsi metodologico operativi in tema di autopsia giudiziaria. Dette richieste, accolte dai Consulenti d’Ufficio, ponevano in evidenza le seguenti evidenze

Nello specifico:

Distretto cranio facciale

Alla luce della lesività evincibile dal reperto fotografico tanto in relazione alla presenza di aree di colorito violaceo in regione orbitaria ed infratemporale bilateralmente, anche alla luce dell’evidenza di infiltrato emorragico del cuoio capelluto in regione frontale e sovra orbitaria sinistra, verrà sottoposto in settimana il distretto a studio eidologico mediante approccio classico radiografico (doppia proiezione antero-posteriore e latero-laterale) cui associare a completamento esecuzione di TC. Circa le aree suddette, in corso di esame autoptico si è esteso lo studio macroscopico mediante sezione per piani anatomici del distretto cranio facciale, prolungando il piano di sezione lungo il margine sottofrontale, sovra orbitario sino alla regione del naso e specularmente della regione mandibolare ed infratemporale bilateralmente, secondo taglio di Adams da noi modificato . Pur nel disfacimento determinato dai processi trasformativi (fase cromatica putrefattiva) si provvedeva alla corretta visualizzazione anatomica della regione del cranio-faccia, che a sinistra presentava un franco quadro di infiltrazione emorragica in regione angolo mandibolare sinistra, infiltrazione emorragica dei tessuti molli e muscolari della guancia sinistra, area di infiltrazione emorragica dei tessuti sottocutanei, molli della piramide nasale e della cute e cuoio capelluto della regione frontale sinistra. Sono stati effettuati plurimi prelievi di tutte tali componenti sospette dietro nostra esplicita richiesta, per i successivi studi istologici. Ai fini della corretta ipotesi interpretativa sarà importante verificare gli esiti delle indagini radiologiche per escludere o verificare la presenza di eventuali rime di fratture non percettibili all’osservazione macroscopica che comunque esclude la presenza di aree di perdita di sostanza ossea in tutte le componenti esaminate.

Distretto Addomino-Pelvico

Visto il reperto di presenza di contenuto gastrico a franca pertinenza emorragica, stante la natura rilevata della mucosa gastrica nel cui contesto si alternano aree di colorito rosso-brunastro a carattere, talora, crateriforme con margini rilevati, abbiamo ritenuto opportuno richiedere effettuazione di idoneo campionamento mirato delle stesse al fine di opportuna tipizzazione istologica alla ricerca delle cause e fonti del sanguinamento che sarà fondamentale correlare alle condizioni generali di un “paziente ospedalizzato” sotto osservazione medica.
Visto il reperto di lesione fratturativa a carico del soma di L3, stante anche il reperto di riscontro di vasta area di infiltrato emorragico in regione pelvica retro peritoneale destra, si è richiesto approfondimento mediante completo studio eidologico (rx rachide bacino, in antero-posteriore latero- laterale e obliquo e TC).
Inoltre, particolare non di minore importanza ai fini dell’inquadramento dell’intera vicenda clinico-assistenziale del giovane Cucchi, il reperto di “globo vescicale” repertato fotograficamente all’esame esterno ( nell’immediatezza del decesso), successivamente confermato al primo riscontro autoptico dal reperto di 1400-1500 cc di urina in vescica: poiché il “paziente” risulta cateterizzato in reparto bisogna capire come si siano potuti accumulare in vescica 1400-1500 cc di urina in vescica (diuresi giornaliera 1000-1500 cc max).
Viste le possibili ipotesi (mal posizionamento del catetere/ostruzione) si è proceduto dietro nostra richiesta a studio dell’apparato urinario e sezione ed esame macroscopico del canale uretrale che mostrava, nella sua porzione prostatica, in corrispondenza della regione del verumontanum area di infiltrazione emorragica ad ore 6-7. Si procedeva a prelievo in toto dell’uretra ed a plurimi prelievi della parete vescicale.



Accesso e studio degli arti superiori
In relazione alla presenza di aree di colorito rossastro, di varia forma e dimensione, diffusamente localizzate al braccio ed avambraccio destro, evincibile dal reperto fotografico della prima autopsia, oltre che del pollice della mano sinistra si è proceduto dietro nostra richiesta a campionamento delle aree suddette per successive indagini istologiche. Si è proceduto inoltre a prelievo in sede di primo dito mano sinistra per la tipizzazione della natura lesiva

Le indagini venivano completate dietro nostra richiesta da plurimi prelievi di tessuti ed organi per successive indagini istologiche di tutte le aree sospette e degli organi interni in toto


Prof. Vittorio Fineschi Prof. Cristoforo Pomara



Foggia 28 novembre 2009