venerdì 24 settembre 2010

Saremo a Ferrara il 25 settembre 2010, a cinque anni dalla morte di Federico Aldrovandi.
Altre volte mi era capitato di sentire storie di soprusi da parte delle forze dell'ordine e quasi sempre le avevo ascoltate con superficialità e un certo distacco, ma non quella volta. Ricordo di aver guardato la foto di Federico e aver pensato "potrebbe capitare anche a me, o alle persone che amo". Ho sofferto pensando al dolore di quella famiglia, ho ammirato il loro coraggio... che è da esempio per molti!
Allora non potevo immaginare che un destino simile sarebbe toccato a me e alla mia famiglia, eppure il volto di Federico m'è rimasto impresso nella mente.
Saremo a Ferrara domani per portare la nostra testimonianza, assieme a quella di tante altre persone, assieme a Patrizia e Lino. Ci saremo perché bisogna dirlo che queste cose succedono, e possono succedere a chiunque. E perché bisogna dire "basta".

http://federicoaldrovandi.blog.kataweb.it/federico_aldrovandi/2010/09/15/aldro-5-anni-dopo/

venerdì 17 settembre 2010

Ugo De Vita
"In morte segreta" conoscenza di Stefano
Parole, immagini, pensieri ...
per Stefano Cucchi


“Ho visto la tua ombra
in quell’azzurro lucido del marmo
frustare di foglie e rami secchi
quel che restava di un mattino d’ottobre”

18 settembre ore 10.30 Auditorium Casa di reclusione di Padova
21 settembre ore 17.30 Biblioteca Vallicelliana, Roma
14 ottobre ore 17.30 Biblioteca Braidense, Milano

Il progetto "Parole oltre le sbarre" a cura di ugo De Vita con Nessuno tocchi Caino e le associazioni "A buon diritto" sostenuto pure dal Garante dei detenuti del Lazio propone in questi giorni l'uscita di una breve silloge poetica, di un video e di un recital aventi titolo "In morte segreta -conoscenza di Stefano" Per Stefano Cucchi.
De Vita autore e interprete di teatro civile (Livatino, Falcone , Borsellino, Coco, Casalegno, Welby) ha scritto e realizzato lo spettacolo, dopo l'esperienza di conoscenza e di incontro con i familiari di Stefano; la trama non è il racconto della vicenda Cucchi, dopo i tredici rinvii a giudizio al vaglio della magistratura giudicante, bensì una istantanea sulla vita di Stefano, i suoi affetti, i suoi desideri, le sue emozioni.
Un atto unico implosivo, astratto, tutto affidato alla forza dell'interprete,alla voce, alla fitta trama di pensieri che si inseguono per fare di un istante,quello che certamente ha preceduto il cieco furore e poi l'agonia e la morte di Stefano, e dire e affermare la sua giovane vita.
Una pagina di teatro di denuncia ma anche versi che consegnano anche la poesia alla causa giusta dello stato di diritto.
"La mascella sporgente e lo schietto sorriso.
Sassi i tuoi occhi, fuori dai verbali.
Il non sapere dei poeti
canta verità mai udite, occulte , necessarie.
Come il vento conosce la pietra,
la pietra si fa vento.
Quando il sangue si fa pensiero
che la vita scrive versi."
Debutto in anteprima sabato 18 settembre alle ore 10.30 davanti ad un pubblico di detenuti e guardie penitenziarie presso l'auditorium della casa di reclusione di Padova, poi Roma in Vallicelliana martedì 21 settembre e Milano alla braidense con i versi letti dall'autore nell'ambito dell'iniziativa NOVECENTO ITALIANO alla presenza dei familiari di Stefano.