martedì 8 novembre 2011

Vivo sulla mia pelle le ipocrisie di un processo, il processo per la morte di mio fratello, Stefano Cucchi. Un processo che non doveva nemmeno esserci, se non ci fosse stato Fabio Anselmo. Un processo nel quale vedo avvocati pavoneggiarsi facendo il 'processo' a mio fratello e restando sempre ben lontani dalla realtà. Un processo nel quale sarei sola, contro tutto e tutti, se non ci fosse Fabio Anselmo. A lottare al mio fianco, cosa che a noi normali cittadini sembrerebbe scontata, ma che non lo è affatto. Purtroppo. E chi lo fa molto spesso ne risponde in prima persona, con attacchi continui, perché è visto come una minaccia ai controsensi della nostra giustizia. Che giustizia non è quasi mai, o almeno non lo è per tutti. Così sarebbe per la mia famiglia, se non esistesse Fabio Anselmo. Di una cosa sono certa. Su Fabio potranno sputare veleno finché vogliono, ma non lo fermeranno dal difendere la verità. Perché nella verità lui crede.