Lucia è la sorella di Giuseppe Uva, fermato il 14 giugno 2008 dai Carabinieri della caserma di Via Saffi, a Varese, e mai più tornato a casa. Lucia e i suoi cari lo hanno rivisto, morto e in condizioni terribili, nel reparto psichiatrico dell'ospedale Circolo Macchi dove era stato portato quattro ore dopo il fermo.
Beppe aveva quarantatre anni, una famiglia che lo amava, un amico che non si è mai rassegnato e tanti giorni ancora da vivere.
Il PM ha chiesto il rinvio a giudizio per due medici, di cui uno è stato assolto dal GUP mercoledì scorso. Ad aprile il processo per l'altro.
In tutto questo Lucia continua a chiedere perché suo fratello è finito in quell'ospedale e perché il suo corpo era ridotto nello stato in cui lei lo ha visto per l'ultima volta...
Lucia è una mia amica, le sono vicina e comprendo perfettamente il suo dolore, che è anche il mio. Conosco la profonda difficoltà ad andare avanti nella vita senza sapere tutta la verità su un lutto che così diventa ancora più complicato elaborare.
"Sono lucia uva ed ho partecipato all’udienza di ieri riportata sui quotidiani della città.
La procura ha sempre detto che i responsabili della morte di Giuseppe fossero i due medici indagati e soltanto loro, mentre erano da escludere altre responsabilità, dichiarando ai giornalisti di aver chiuso le indagini riguardo ciò che è avvenuto in caserma quella maledetta notte.
Il procuratore Grigo aveva infatti dichiarato a suo tempo alla stampa che era stato apposta aperto un procedimento per quello scopo.
In udienza il dott Abate ha dichiarato che su quel fascicolo era stata fatta richiesta di avocazione alla procura generale, però sbagliata perché quel procedimento non era più contro ignoti.
I miei avvocati in udienza hanno chiesto una perizia perché ritenevano quella di motta insufficiente per il processo.
Il dott abate si è opposto chiedendo il rinvio a giudizio dei due indagati sostenendo a spada tratta la bontà della consulenza Motta.
Il Giudice ha assolto addirittura uno dei due medici che il dott Abate ha sempre sostenuto di essere responsabili della morte di mio fratello.
Qualcuno mi può spiegare per favore perché la procura di varese è così soddisfatta della assoluzione di uno dei due indagati che riteneva colpevoli della morte di pino?
I miei avvocati mi hanno spiegato che il gup, quando assolve l’imputato nella udienza preliminare lo fa o perché ritiene le indagini assolutamente insufficienti per il processo, o perché addirittura perché pensa che ci sia la prova della sua innocenza.
La procura aveva richiesto il processo.
Che c’è da gioire?
Di quale processo parliamo?
Francamente mi sento presa in giro, non si tratta così una cittadina.
grazie"
E non si tratta così un essere umano.
RispondiEliminaUn abbraccio.
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RispondiEliminaTi prego aiutaci. Non riusciamo a farci sentire e il tempo passa.
Karen
Ciao Ilaria, scusa se mi permetto di scrivere nel tuo blog perchè, forse, non è nè la forma nè la sede adatta per richiedere la tua disponibilità ad un'intervista per il settimanale per cui scrivo, "Periodico Italiano", al quale seguirà, a partire dal maggio 2011, una serie di incontri formativi ad uno dei quali mi piacerebbe tu partecipassi come oratrice, riportando la tua testimonianza, la tua toccante verità.
RispondiEliminaSe ti interessa e vuoi saperne di più ti prego di scrivermi a vanni.baldini@periodicoitaliano.info. Grazie, un abbraccio solidale! Vanni
Cara Ilaria,
RispondiEliminaio ho appena finito di leggere il tuo libro. Sapevo che mi avrebbe toccato e scosso molto, e infatti è stato così. Sarò solo uno dei tantissimi, ma voglio dare un abbraccio a te e alla tua famiglia. La tua è una battaglia difficile, ma so che tu non ti fermerai finchè non avrai almeno la giustizia per quello che è successo a Stefano. Vorrei tanto poter fare qualcosa per contribuire, nel mio piccolo, a sostenere la causa tua e della tua famiglia. Ad esempio, su facebook, condivido spesso articoli che trattano della vicenda di Stefano, per contribuire a far sì che continuino a girare, perchè la gente non deve dimenticare. Vorrei sapere se c'è altro che si possa fare.
Ilaria, ti lascio il mio indirizzo email, fabri_ebasta@hotmail.it, in modo che se preferisci potrai rispondermi in privato.
Un abbraccio sincero,
Fabrizio
ilaria, hai un indirizzo email o una cosa del genere per poter scriverti?
RispondiEliminaGrazie
I funzionari di polizia, i carabinieri, i finanzieri e tutto il personale preposti per la nostra sicurezza dovrebbero essere i primi a segnalare ed allontanare chi sbaglia e chi non rispetta le regole e chi fa abuso del proprio mestiere... ed invece eccoci qua.. li difendono. Vergogna! Chiediamo giustizia per un paese che si vanta di essere un "PAESE CIVILE" ... civili di cosa???! Siamo l'unico paese europeo che sulle divise delle forze dell'ordine non indica un numero, una matricola che permette di individuarli meglio... vogliamo terminarla con questi abusi?? Ciao Ilaria, sei grande, sono sempre con te. Un abbraccio sincero.
RispondiEliminaMauro da Roma
Ciao Ilaria..
RispondiEliminanon so come arrivare alla tua mail per questo ti contatto qui,
sperando tu legga il mio post.
Nella vita faccio il graphic designer, mi occupo di comunicazione sociale e la storia di stefano mi ha molto colpito.
Per questo motivo ho disegnato un poster in sua memoria.
Vorrei inviartelo.
se ti va contattami alla mail gegirasole@hotmail.com
Delinquente giudice Minudri Maria di Voghera e Bianchi di Tortona hanno preso soldi per truccare il processo e poi condannato l’innocente che non aveva dato la bustarella di soldi per il giudice corrotto. Sapevate che i giudici italiani sono i più corrotti e fannulloni d’Europa? Vi consiglio di cercare in google cosi: --
RispondiEliminaScaricate da spedire agli amici:
www.cattivagiustizia.com
www.ingiustiziaitaliana.com
E' stata pubblicata una tua bella lettera su "La Repubblica", perché non la pubblichi anche sul blog?
RispondiEliminaciao ilaria,
RispondiElimina... volevo chiederti un indirizzo mail ... (ho visto che non sono la sola). Come altri ... ho letto il tuo libro, ... e d'istinto ti ho scritto ... ma non riesco a pubblicare su un blog questi "pensieri" ... se vuoi/puoi ... il mio indirizzo è francescaraineri@yahoo.it.
Gentile Ilaria,
RispondiEliminastimo la tua battaglia e proprio per questo reputo assurdo che tu presenti a bologna il tuo libro in un luogo al centro di molte polemiche, che sta letteralmente distruggendo la vita delle persone con la stessa connivenza di vicende ben più gravi. qui c'è molta sofferenza e certa gente non ti merita. qui c'è lo stesso potere che lamenti tu, credimi. gente sopraffatta ogni giorno nei suoi diritti dalle persone che magari si stendono ai tuoi piedi. stai attenta.
gente che tutte le sere scarica decibel sotto la stanza di un bambino di tre anni per fare profitto, ben protetta dalle istituzioni. questo non è il tuo mondo, tu sei dalla parte dei deboli non dei prepotenti.
RispondiEliminanon farti usare da persone senza scrupoli.
RispondiEliminaSalve a tutti, avrei bisogno di un'informazione importante. Dovrei conttattare Ilaria Cucchi, per invitarla come ospite, ad un evento scolastico in provincia di Rieti.
RispondiEliminaGrazie a tutti per l'attenzione
salve ilaria.se posso essere d'aiuto con la mia esperienza..ho subito in carcere un pestaggio in cui sono stato spogliato nudo e picchiato fino a pisciarmi addosso(proprio come quando scannano i maiali) dalle botte che mi davano,pensavo che mi ammazzassero.mi sono sentito anniettatro come essere umano e nei momenti successivi sono stato vicinissimo al suicidio per coilpa di quello che nmi avevano fatto. salve mio telefono 3202355263
RispondiEliminaSulla visita di Ilaria Cucchi a Sassari:
RispondiEliminahttp://notizie.tiscali.it/regioni/lombardia/bloggers/Losito/95/articoli/Vorrei-dirti-che-non-eri-solo-una-speranza-riflessa-negli-occhi-di-un-fratello.html
Gentile Ilaria, Le invio una mia poesia sperando Le faccia piacere...
RispondiEliminaPer Stefano Cucchi
CONGEDO
Il sangue
Disegna un estuario
Sul pavimento anonimo
Del dottore,
che taglia e cuce, poi seziona
ed incasella
il corpo del giovane Stefano
ucciso
dallo stato
non per rabbia – ci dicono
né per errore,
ma per benevolenza non dovuta.
NOTA BIOGRAFICA
Nato ad Alghero nel 1976, Andrea Comincini ha scritto testi saggistici e creativi; si è occupato di C. Michelstaedter nel RICHIAMO DELLA PERSUASIONE, Latina, Yorick Libri, 2007.
Vi segnalo in questo triste giorno le foto dello striscione che è stato srotolato oggi dalla terrazza del Pincio di Roma (piazza del popolo). Lo striscione è quasi identico a quello che fu affisso a Roma e Milano coi 4 volti dei ragazzi e la scritta 'il prossimo potresti essere tu'. Dovrebbe essere opera di alcune realtà della estrema sinistra romana come Patria Socialista e RASH.
RispondiEliminaqui l'articolo
http://roma.repubblica.it/cronaca/2011/07/20/foto/blitz_per_le_vittime_di_stato-19374786/1/
e qui la pagina di uno dei gruppi con il comunicato sull'azione di oggi
http://www.patriasocialista.it/patriasocialista/wordpress/
un abbraccio
juri
Ho i brividi. Siete due donne straordinarie.
RispondiEliminaalla sorella di Stefano Cucchi, a Mentana LA7
RispondiEliminaoggi assisto 23 luglio 2012, alla trasmissione di Mentana su tuo fratello. Rispetto alla questione che tu hai mosso e come nel processo civile e penale in Italia in generale, siamo in mano non alla giustizi,a ma a delle caste che si auto-tutelano e riproducono . Mi sembra impossibile che nessuno spieghi a Mentana, ma in realtà all'opinione pubblica italiana, che nel processo in Italia, specie se si entra nel merito di supposte colpe della casta dei medici, ma anche di altre lobby e poteri, e delle loro responsabilità, subentra un meccanismo incredibile, ma diffuso e imperante nei tribunali, di ingiustizia diffusa: tutti, o quasi, i medici legali che poi fanno anche parte degli esperti super-partes chiamati da giudici e pubblici ministeri come loro consulenti in materie specifiche, sono in realtà o membri di quella stessa casta che sono chiamati a giudicare (medici che difendono medici ..) o ancor peggio, come nel mio caso, sono medici legali nominati CUT che contemporaneamente hanno rapporti di interesse economico e professionale con quelle stesse compagnie di assicurazioni che poi ci troviamo di fronte nel processo come nostra controparte, ad es. in una causa civili per danni sanitari ....... Questo è noto a tutti ma nessuno interviene !!!! Urliamo questi fatti e speriamo che qualcuno si svegli! Io ho volantinato il tribunale di Venezia per questa ingiustizia i consulenti del giudice devono essere esperti e super-partes… cosa facile da fare ma nel paese del conflitto di interessi permanente e diffuso …….. quasi impossibile …… non ci resta che urlarlo!!!!!!!!!!!
saluti da sandro lazzaroni sos handicap bambini invisibili onlus venezia
Un medio ofrecido por claudio TRANI para expulsar la crisis familiar.
RispondiEliminaTiene problemas di financiación parò ripartiree rentas sus o pagar deudas sus, construcciones, ampliación di affrettò (viudo o en jubilación que estudia o inocupado), ecc.…. Quiere contactadas el correo electrónico: claudio.trani27@gmail.com para uno préstamo di 2000 ha 150.000 euro ha los 1.95% là n. gastó maletín nacido di notaría, graziasti di ser sin preocupaciones per di più cuestiones. Vienna vi presentò tu chiese stronzo vuelve, vi si tiene uno di aquisition impugnature di tu chiese “dios sigue siendo dios impugnatura nuestras necesidades puede che la biblia dicto Felicidad n. consisto nacido in Gloria nacido nella potencia, nacido nella riqueza, pero solamente in La Paz della conciencia là ofrecida a dios.
Claudio TRANI
claudio.trani27@gmail.com