martedì 1 dicembre 2009

QUESTE SONO LE PRIME OSSERVAZIONI DELLA SECONDA AUTOPSIA, CIO' CHE I MEDICI HANNO POTUTO RILEVARE GIA' IL 23/11/2009, SALVO QUELLO CHE EMERGERA' SUCCESSIVAMENTE. LE CONDIZIONI DI STEFANO ERANO CRITICHE, E LA SUA MORTE TUTT'ALTRO CHE IMPREVEDIBILE. CHIUNQUE PUO' CAPIRE QUANDO SONO STATE PRODOTTE...
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In data 23 novembre alle ore 9 hanno avuto luogo le operazioni di consulenza tecnica di cui al vostro incarico.
Preliminarmente a riunione collegiale con i consulenti delle parti ci siamo fatti latori di specifiche richieste/proposte tecnico-operative sulla scorta dei rilievi fotografici visionati nonché di notizie cliniche che ci venivano illustrate dai Consulenti dell’Ufficio, in ossequio alle nozioni tipiche della patologia forense nonché della ricerca di evidenze mediante percorsi metodologico operativi in tema di autopsia giudiziaria. Dette richieste, accolte dai Consulenti d’Ufficio, ponevano in evidenza le seguenti evidenze

Nello specifico:

Distretto cranio facciale

Alla luce della lesività evincibile dal reperto fotografico tanto in relazione alla presenza di aree di colorito violaceo in regione orbitaria ed infratemporale bilateralmente, anche alla luce dell’evidenza di infiltrato emorragico del cuoio capelluto in regione frontale e sovra orbitaria sinistra, verrà sottoposto in settimana il distretto a studio eidologico mediante approccio classico radiografico (doppia proiezione antero-posteriore e latero-laterale) cui associare a completamento esecuzione di TC. Circa le aree suddette, in corso di esame autoptico si è esteso lo studio macroscopico mediante sezione per piani anatomici del distretto cranio facciale, prolungando il piano di sezione lungo il margine sottofrontale, sovra orbitario sino alla regione del naso e specularmente della regione mandibolare ed infratemporale bilateralmente, secondo taglio di Adams da noi modificato . Pur nel disfacimento determinato dai processi trasformativi (fase cromatica putrefattiva) si provvedeva alla corretta visualizzazione anatomica della regione del cranio-faccia, che a sinistra presentava un franco quadro di infiltrazione emorragica in regione angolo mandibolare sinistra, infiltrazione emorragica dei tessuti molli e muscolari della guancia sinistra, area di infiltrazione emorragica dei tessuti sottocutanei, molli della piramide nasale e della cute e cuoio capelluto della regione frontale sinistra. Sono stati effettuati plurimi prelievi di tutte tali componenti sospette dietro nostra esplicita richiesta, per i successivi studi istologici. Ai fini della corretta ipotesi interpretativa sarà importante verificare gli esiti delle indagini radiologiche per escludere o verificare la presenza di eventuali rime di fratture non percettibili all’osservazione macroscopica che comunque esclude la presenza di aree di perdita di sostanza ossea in tutte le componenti esaminate.

Distretto Addomino-Pelvico

Visto il reperto di presenza di contenuto gastrico a franca pertinenza emorragica, stante la natura rilevata della mucosa gastrica nel cui contesto si alternano aree di colorito rosso-brunastro a carattere, talora, crateriforme con margini rilevati, abbiamo ritenuto opportuno richiedere effettuazione di idoneo campionamento mirato delle stesse al fine di opportuna tipizzazione istologica alla ricerca delle cause e fonti del sanguinamento che sarà fondamentale correlare alle condizioni generali di un “paziente ospedalizzato” sotto osservazione medica.
Visto il reperto di lesione fratturativa a carico del soma di L3, stante anche il reperto di riscontro di vasta area di infiltrato emorragico in regione pelvica retro peritoneale destra, si è richiesto approfondimento mediante completo studio eidologico (rx rachide bacino, in antero-posteriore latero- laterale e obliquo e TC).
Inoltre, particolare non di minore importanza ai fini dell’inquadramento dell’intera vicenda clinico-assistenziale del giovane Cucchi, il reperto di “globo vescicale” repertato fotograficamente all’esame esterno ( nell’immediatezza del decesso), successivamente confermato al primo riscontro autoptico dal reperto di 1400-1500 cc di urina in vescica: poiché il “paziente” risulta cateterizzato in reparto bisogna capire come si siano potuti accumulare in vescica 1400-1500 cc di urina in vescica (diuresi giornaliera 1000-1500 cc max).
Viste le possibili ipotesi (mal posizionamento del catetere/ostruzione) si è proceduto dietro nostra richiesta a studio dell’apparato urinario e sezione ed esame macroscopico del canale uretrale che mostrava, nella sua porzione prostatica, in corrispondenza della regione del verumontanum area di infiltrazione emorragica ad ore 6-7. Si procedeva a prelievo in toto dell’uretra ed a plurimi prelievi della parete vescicale.



Accesso e studio degli arti superiori
In relazione alla presenza di aree di colorito rossastro, di varia forma e dimensione, diffusamente localizzate al braccio ed avambraccio destro, evincibile dal reperto fotografico della prima autopsia, oltre che del pollice della mano sinistra si è proceduto dietro nostra richiesta a campionamento delle aree suddette per successive indagini istologiche. Si è proceduto inoltre a prelievo in sede di primo dito mano sinistra per la tipizzazione della natura lesiva

Le indagini venivano completate dietro nostra richiesta da plurimi prelievi di tessuti ed organi per successive indagini istologiche di tutte le aree sospette e degli organi interni in toto


Prof. Vittorio Fineschi Prof. Cristoforo Pomara



Foggia 28 novembre 2009

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